INQUINAMENTO, METALLI TOSSICI ED AUTISMO

Da una trentina di anni la Ricerca Scientifica riporta costantemente segnali di progressiva tossicità ambientale, che interessano e minacciano la vita sul Pianeta, quali la diminuzione del numero e della varietà delle specie vegetali ed animali e la diffusione di malattie cronico degenerative nella società globalizzata Il livello di tossicità che caratterizza ogni aspetto della nostra vita quotidiana supera sistematicamente i limiti analitici delle più sofisticate tecnologie a nostra disposizione per cinque ragioni elementari:

1) Il numero astronomico di sostanze inquinanti prodotte dall’uomo ed immesse nell’ambiente: oltre 100Milioni di nuove sostanze, organiche ed inorganiche, prodotte dall’industria a partire dal 1957. Attualmente, ogni giorno vengono aggiunte, in media, 12.000 nuove sostanze (www.CAS Registry).

2) La lacunosa certificazione relativa ai rischi per la salute.

3) La incapacità di valutare il potere de-tossicante del singolo individuo, nei confronti di specifiche tossine.

4) La impossibilità di valutare nel tempo la sommatoria biologica dell’azione esercitata dalle diverse sostanze tossiche nel singolo individuo

5) La mancanza di una pratica clinica dedicata alla detossicazione da metalli da parte della Sanità pubblica

Metalli Tossici

Vengono prodotti soprattutto dalla attività industriale, costituiscono il primo inquinante dei terreni (37,3% in Europa), entrano a far parte del nostro ciclo biologico, attraverso la cute, la respirazione, la ingestione degli alimenti e dell’acqua e vengono somministrati mediante farmaci (vaccini, mezzo di contrasto, amalgami). A causa della loro diffusione e pervasività sono concausa di ogni condizione patologica. A soffrirne sono soprattutto le fasce biologicamente più fragili. La diffusione epidemica dell’Autismo, dei Disturbi dello Sviluppo e delle malattie cronico degenerative dell’adulto, che sono state registrate nei paesi industrializzati, soprattutto durante gli ultimi 20 anni, costituisce un termometro sensibile dell’attuale inquinamento. A mia conoscenza, In Italia non esiste un Centro Pubblico dedicato alla diagnosi ed al trattamento della intossicazione da metalli.

Il test per l’accertamento dei Metalli Tossici è uno strumento indispensabile di medicina preventiva, in rapporto all’inquinamento: ambientale, alimentare e iatrogeno, che non risparmia nessuno, a cominciare dai primi anni di vita: acqua del rubinetto e quella in bottiglia, inceneritori, traffico autostradale, alimenti, vaccini, amalgami, utensili di cucina …

I Metalli essenziali diventano tossici quando la loro concentrazione all’interno dei nostri tessuti è al di fuori dei parametri fisiologici.

Fonte primaria di MT è l’industria;

Fonti naturali: esplosioni vulcaniche e gli autoincendi boschivi.
I MT costituiscono il 37% degli inquinanti del suolo.

Fonti iatrogene: Amalgami al Mercurio/Alluminio, Vaccini contenenti Mercurio, Gadolinio, come mezzo di contrasto nella RM; Titanio negli impianti.

Indicazioni per il test comprendono: pazienti sintomatici senza una diagnosi certa, malattie cronico degenerative, amalgami al Mercurio, prevenzione pre-concepimento, autismo e disturbi dello sviluppo, pazienti che hanno fatto la Risonanza Magnetica con il contrasto(Gadolinio), operatori in luoghi contaminati o tossici, fibromialgia, disturbi dell’umore e del comportamento, affezioni immunitarie e auto-immunitarie, patologie del sistema nervoso centrale (sclerosi a placche, Parkinson, SLA, Alzheimer).

Operatori potenzialmente interessati: medici dello sport, naturopati, nutrizionisti, omeopati, pediatri, odontoiatri, ostetrici, andrologi, immunologi, gastroenterologi, neurologi, psichiatri.

Servizio di diagnosi e trattamento

Il test è disponibile sul territorio nazionale, viene proposto a domicilio, prevede una iniezione intramuscolare del farmaco chelante(adulti) o la somministrazione per assunzione orale nei bambini e l’invio di un campione di urine al Laboratorio.

Il test viene proposto dopo aver completato un Questionario ed aver svolto gli esami di laboratorio.

La terapia che pratichiamo prevede l’uso di farmaci testati da oltre 40 anni (EDTA, DMPS, DMSA), che vengono somministrati a domicilio: per via endovenosa, intramuscolare, transdermica, per os, per supposte; assistenza a distanza e controlli clinici semestrali.

Nei Pazienti con severi disturbi cardio-vascolari occorre monitorare una flebo per via endovenosa con EDTA in ambiente sanitario.

-Il servizio comprende:

-Diagnosi: interpretazione del Questionario, degli Esami di laboratorio e Lettura del Test su 20 metalli tossici.

-Trattamento: personalizzazione del programma terapeutico, assistenza continuata a distanza e controlli semestrali.

-la Presentazione del Progetto viene sempre accompagnata da un bilancio, che viene condiviso con il Paziente

Metalli tossici ed autismo

Abbiamo svolto un test su 20 MT in un gruppo di 73 soggetti con diagnosi di autismo, di età media di 8 anni. Tutti i 73 pazienti risultano sopra-soglia per almeno un metallo. Sette (7) metalli: Mercurio, Piombo, Antimonio, Stagno, Arsenico, Tallio, Cesio, presentano valori sopra-soglia in oltre il 50% dei pazienti (37 pazienti). Diciannove (19) pazienti superano la soglia per 10 o più metalli. Il Gadolinio supera la soglia di 1521,21 volte. Mercurio (x379,95), Stagno (x118); Piombo (x108): presentano i coefficienti più elevati. I valori medi più elevati superano la soglia: Hg (x28,14); Pb (x10,56); Sn (x9,98). All’aumentare dell’età la soglia viene superata da un numero inferiore di metalli: è un dato, che se confermato, denuncia la rapidità con la quale la tossicità dell’ambiente avanza. L’analisi in relazione al genere non ha prodotto alcun dato significativo, possibilmente anche in rapporto al numero ridotto di femmine (18%).

Il lavoro è stato pubblicato in Cinese ed in Inglese: Theory Clin. Pract. Pediatr., 2017, 1(1), 1928.DOI: 10.25082/TCPP.2017.01.005).

Autori: Giulio Tarro; Franco Verzella; Renato Minguzzi.

Contatto: francoverzella1@gmail.com.

Risonanza Magnetica e Gadolinio

Il Gadolinio (Gd) è un metallo che viene utilizzato come mezzo di contrasto nel test della Risonanza Magnetica Nucleare (RMN). La tossicità del Gd è ampiamente documentata ed interessa i principali organi del nostro corpo. A scopo preventivo, la infusione contiene Gd chelato per creare un composto atossico. Le case farmaceutiche affermano che il Gadolinio viene eliminato per via urinaria nell’arco delle 24-48 ore successive al test.
In realtà, quando viene alterata la barriera emato-encefalica a causa di lesioni patologiche. il composto chelato, una volta iniettato in circolo, subisce un processo di transmetallazione, per cui altri minerali, come il ferro, lo zinco, il rame, il calcio, si combinano con il complesso chelato, liberando il Gd, che ha un forte tropismo per i tessuti infiammati, dove tende a depositarsi, costituendo di fatto concausa di un possibile peggioramento della patologia indagata. Queste evidenze suggeriscono l’adozione da parte dei Servizi Medici di adeguate competenze nel settore della terapia chelante e nella formulazione di protocolli personalizzati, in relazione alle diverse condizioni, per cui viene richiesta la Risonanza Magnetica con contrasto. Al paziente che si sottopone alla risonanza magnetica con contrasto si consiglia di condividere un programma di detossificazione e di iniziarlo in anticipo nei confronti del test.